Dopo l’inaugurazione del nuovo Parco Giochi “Don Giovanni Minozzi” di Amatrice – valorizzato da quattro importanti installazioni artistiche integrate nei percorsi attrezzati e nei nuovi giochi per bambini e ragazzi – la galleria Pavart di Roma, in accordo con il Comune di Amatrice, ha realizzato un libro-catalogo per raccontare tutto il percorso umano, professionale e artistico che ha portato alla ricostruzione di un luogo simbolo per la comunità locale.
La pubblicazione è stata presentata il 15 giugno 2019 ad Amatrice, alla presenza delle autorità locali, tra cui il Sindaco Antonio Fontanella, l’ex Sindaco Sergio Pirozzi, Massimo Tocchio e Domenico Faggiani per Anci Lazio. “Amatrice aveva bisogno di ritrovare il più velocemente possibile la propria quotidianità in un territorio che non esisteva più – racconta il Sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella – per questo c’era bisogno di un luogo familiare e d’incontro con i propri concittadini, uno spazio per ritrovarsi e condividere idee, ricordi, progetti e speranze. Il nuovo Parco Don Minozzi ha assolto questo compito delicato e ha posto le basi per la rinascita della comunità, in particolare in ambito educativo, sociale e culturale”.
Dai primi sopralluoghi dopo il sisma alle riunioni dopo la prima emergenza, le riflessioni, le idee, i primi disegni, l’inaugurazione e le emozioni condivise con l’amministrazione locale, gli architetti, gli artisti e le aziende che hanno finanziato il progetto, tutto questo si ritrova nel libro-catalogo dal titolo “L’arte per tornare a vivere. I AMatrice”.
Nel parco sono state collocate delle imponenti strutture metalliche colorate che ospitano delle opere artistiche di grandi dimensioni. All’ingresso s’incontra la prima struttura di colore giallo con la scultura di Roberta Morzetti, dal titolo “Bona Dea 2018”. Sul retro dell’opera il testo “Vita” su lastra colorata della scrittrice Chiara Gamberale, tratto dal suo racconto “Una gravidanza”. “Memoria” è il titolo dell’opera di Angelo Savarese, 72 tessere di un puzzle con il ricordo delle vittime e i loro nomi di battesimo indelebili sulla tela; “Attraverso il Passato”, dell’artista Stefano Trappolini, realizzata con l’aiuto degli studenti della scuola elementare e media dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice, e infine “Tracce”, opera di Alberto Timossi.
Tutte le creazioni, eseguite gratuitamente dagli artisti, sono state ideate e realizzate per rimanere patrimonio artistico del Comune di Amatrice.
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